GIULIO GRIMALDI
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- Pubblicato Domenica, 07 Ottobre 2012 08:44
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Erudito romanziere, poeta filologo e studioso di storia locale, per 10 anni diresse la rivista “Le Marche” (I° nr.1901), attese lungamente e con passione ad uno studio definitivo sul Cardinale di Bibbiena, raccogliendo un copioso e prezioso materiale archivistico: studio che fu interrotto dalla sua immatura e tragica morte.
Scrisse versi: “Maternità” (Firenze, Marzocco,1899), “Ninnananne” (Fabriano,1901); arguti versi dialettali raccolti in un opuscolo: “Brod e Acin” (Fano, Tip. Coop.1905); un romanzo marinaresco “Maria risorta”( Torino, S.T.E.N., 1908) che è anche uno studio della vita e dei costumi dei marinai fanesi e riordinò l’archivio di Matelica, redigendone un accurato inventario.
Morì, per malore, a soli 37 anni, davanti agli occhi della moglie e dei figli.